Nella rete dei Bitcoin, ci sono tanti utenti che mettono a disposizione la capacità di calcolo dei computer per poter risolvere diverse operazioni, così da costruire la catena di blocchi che sarà poi chiamata blockchain. Quando essi riescono a concludere la verifica, i soggetti che estraggono i dati da dei blocchi sono poi ricompensati con il premio in Bitcoin. Essi vengono nominati “miners” in quanto, come dei “minatori”, estraggono un qualcosa. L’attività di questi miners non è semplice, dato che servono reti di computer potenti per risolvere i calcoli. A spiegarci meglio questa complessa attività dei miners è l’imprenditore Pietro Mollica, di cui leggiamo e pubblichiamo il seguente approfondimento.
Minare bitcoin: cosa significa
Il mining, in italiano “minare”, è il termine che va ad includere tutte le operazioni con i Bitcoin. Minare Bitcoin significa andare a creare delle nuove valute digitali e immetterle poi nel registro digitale, ossia il Blockchain. Il mining permette di aggiungere nuovi fascicoli a quelli che sono già esistenti e questa operazione è eseguita da utenti che, come abbiamo visto, sono chiamati miner. Per poter minare i Bitcoin occorre che la CPU o la GPU del computer vada ad eseguire un attacco attraverso la tecnica del brute force dei dati che vengono prodotti con la crittografia. Si tratta di un’operazione che diventa a lungo andare sempre più impegnativa, per questo c’è bisogno di pc con una potenza di calcolo molto elevata. Per minare i Bitcoin si può usare il mining pool, ovvero il sistema di creazione dei bitcoin che consiste nella condivisione del lavoro. Si tratta di una tecnologia che si basa su di un calcolo distribuito che consente a vari miner di poter unire le potenze di calcolo dei pc per fare il mining.
Come minare bitcoin: l’importanza della blockchain
Per capire come minare i Bitcoin diventa importante capire cos’è la blockchain. La blockchain è il registro digitale che va ad assicurare che ogni transazione venga fatta con correttezza e che non vi siano state frodi di alcuna sorta. Sulla blockchain tutte le transazioni sono poi validate dai vari utenti che monitorano l’andamento di tutte le transazioni, in quanto non esiste alcun altro ente centrale di controllo. A questo punto, per poter minare i Bitcoin occorre possedere dei computer altamente specializzati e che sono pensati per minare. Esistono delle aziende che si occupano solo di produrre pc che sono adatti a tale operazione particolare. Per minare Bitcoin occorre infatti avere non solo un hardware ottimo, ma anche software particolari che si trovano sul web, a cui vanno poi affiancati dei programmi principali per poter accedere alla blockchain. Una volta installato tutto, si deve avviare il software e aggiungere come miner al sistema di Bitcoin. Il software inizia poi ad usare la potenza di calcolo del pc per poter avviare la certificazione degli hash.
Come diventare minerPer diventare dei miner, come spiega l’imprenditore Pietro Mollica, occorre avere una strumentazione all’avanguardia. Spesso nei vari store online o nei negozi fisici, si possono trovare dei computer specializzati proprio per la creazione di Bitcoin. Per iniziare a minare i Bitcoin occorre anche avere un proprio wallet personale ed è necessario essere dei veri esperti del mondo delle criptovalute. All’inizio è opportuno scaricare il software e poi bisogna impratichirsi con le tecniche.